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D. 20/12/2004 n. 86- che non sono pervenute osservazioni da parte degli enti gestori delle interferenze; -che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone le prescrizioni da formulare in sede di approvazione del progetto; sotto l'aspetto attuativo: -che il soggetto aggiudicatore viene individuato in Agenzia TRAM; -che la modalità prevista per l'affidamento dei lavori è l'appalto integrato; - che i tempi di predisposizione del progetto definitivo e di realizzazione dell'intervento, al netto di quelli necessari per gli espropri e per l'acquisizione del materiale rotabile, sono di massima indicati in cinquantaquattro mesi; -che il CUP del progetto è D91H9800000000; sotto l'aspetto finanziario: -che l'intervento per il quale viene ora sottoposto a questo Comitato il progetto preliminare e le tratte terminali del TRC, come accennato, aveva formato oggetto di finanziamenti assegnati da questo Comitato a carico delle risorse della legge n. 211/1992, andati in economia perchè non impegnati entro il termine previsto; -che il costo dell'intervento all'esame, prima quantificato nel progetto preliminare in 93.375.873,58 euro (di cui 70.266.387,45 per lavori a base d'appalto e fornitura di 15 unità di trazione), è stato ridimensionato, in fase istruttoria, in 92.961.800,41 euro a seguito delle osservazioni della citata Commissione ex lege n. 1042/1969 in merito all'entità delle voci «imprevisti impianti» e «spese tecniche pregresse»; -che in data 13 giugno 2003 è stato sottoscritto un Accordo preliminare tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e gli enti interessati (regione Emilia-Romagna, comune di Rimini, comune di Riccione e Agenzia TRAM) nel quale gli enti stessi richiamandosi ai propri atti deliberativi, formalizzano gli impegni finanziari a proprio carico; -che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti propone di rinviare alla fase di approvazione del progetto definitivo l'assegnazione di risorse a carico dei fondi destinati all'attuazione del 1° Programma delle opere strategiche, essendo previsti approfondimenti tecnici in relazione alle indicazioni della regione, che, tra l'altro, prospetta l'eliminazione della deviazione per l'aeroporto e alcune rettifiche di tracciato; Delibera: 1. Approvazione progetto preliminare. 1.1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto legislativo n. 190/2002, nonchè ai sensi dell'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, come modificato dal decreto legislativo n. 302/2002, è approvato, con le prescrizioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche ai fini dell'attestazione di compatibilità ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, il progetto preliminare del «Trasporto rapido costiero Rimini Fiera-Cattolica - 1° stralcio funzionale tratta Rimini FS-Riccione FS» . E' conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico ed edilizio, l'intesa Stato-regione sulla localizzazione dell'opera. 1.2. Ai sensi del citato art. 3, comma 3, del decreto legislativo n. 190/2002, l'importo di 92.961.800,41 euro, di cui alla precedente presa d'atto, costituisce il limite di spesa dell'intervento. 1.3. Le prescrizioni citate al punto 1.1, a cui è condizionata l'approvazione del progetto e da recepire in sede di redazione del progetto definitivo, sono riportate nell'allegato, che forma parte integrante della presente delibera. 2. Copertura finanziaria. La individuazione della copertura finanziaria sarà effettuata in sede di esame del progetto definitivo, in relazione alla previsione dei citati approfondimenti tecnici connessi alle indicazioni della regione Emilia-Romagna. 3. Clausole finali. 3.1. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in sede di approvazione della progettazione definitiva, provvederà alla verifica di ottemperanza alle prescrizioni che, ai sensi del precedente punto 1.3 debbono essere recepite in tale fase. 3.2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvederà ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti componenti il progetto preliminare dell'intervento «Trasporto rapido costiero Rimini Fiera-Cattolica - 1° stralcio funzionale tratta Rimini FS-Riccione FS» approvato con la presente delibera. 3.3. Il suddetto Ministero provvederà a svolgere le attività di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di vigilanza sulla realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa, anche tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra richiamata. 3.4. Questo Comitato si riserva, in fase di approvazione del progetto definitivo dell'opera e in adesione alle richieste rappresentate nella citata nota del Coordinatore del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di dettare prescrizioni intese a rendere più stringenti le verifiche antimafia, prevedendo, tra l'altro, lo svolgimento di accertamenti anche nei confronti degli eventuali subcontraenti e subaffidatari e forme di monitoraggio durante la realizzazione dei lavori. 3.5. Il codice unico di progetto (CUP), assegnato al progetto in argomento, ai sensi della delibera n. 24/2004, dovrà essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento di cui alla presente delibera. Roma, 20 dicembre 2004 Il presidente delegato: Siniscalco Il segretario del CIPE: Baldassarri Registrato alla Corte dei conti l'11 aprile 2005 Ufficio controllo atti Ministeri economico-finanziari, registro n. 1 Economia e finanze, foglio n. 355. Allegato TRASPORTO RAPIDO COSTIERO (TRC) RIMINI FIERA – CATTOLICA prescrizioni e raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Le prescrizioni, emerse nel corso dell'istruttoria, da recepire in sede di progetto definitivo sono per gli: Aspetti tecnici: -provvedere alla rettifica del percorso di attraversamento dell'area (di proprietà RFI) in prossimità della stazione di Rimini dal km 0+355 al km 0+936 ed allo spostamento del tracciato dal km 0+936 al km 1+764 da mare a monte della ferrovia in attraversamento dell'area Grandi officine ferroviarie; -eliminare la deviazione dalla ferrovia fino all'ingresso dell'aeroporto, dal km 6+591 al km 6+960, prevedere una corsia in sede protetta (eventualmente ad unica via di corsa) nel tratto attualmente previsto in sede stradale e precisamente dal Km 10+153 al Km 10+800, il progetto definitivo dovrà essere redatto in conformità alle norme tecniche per le costruzioni in zona sismica; -le opere d'arte relative agli attraversamenti dei corsi d'acqua, dovranno essere progettate nel rispetto del libero deflusso degli eventi di piena (tempo di ritorno 200 anni) presi a rferimento nel Progetto di piano stralcio di Bacino Marecchia-Conca e con soluzioni tecniche che garantscono la continuità delle fasce riparali (articoli 8 e 9 delle Norme di piano); -il progetto definitivo dovrà essere presentato al competente Servizio tecnico Bacino Conca Marecchia per l'ottenimento dei relativi pareri, autorizza- zioni e concessioni, in merito alle interferenze idrauliche e all'eventuale occupazione di aree demaniali; - il segnalamento dovrà essere concepito in una logica complessiva con il regolamento di esercizio, per gli aspetti legati alla sicurezza; -i veicoli che circolino al di fuori della via guidata, devono rispettare norme del codice della strada. In considerazione che tale codice non consente la circolazione di veicoli di lunghezza superiore a 18,75 m, l'impostazione del progetto definitivo dovrà tener conto di tale limitazione; -prevedere tronchini di ricovero nei tratti a binario unico, al fine di non provocare il blocco della circolazione per periodi di tempo considerevoli in caso di fermo in linea; -il progetto definitivo dovrà contenere gli elaborati atti a dimostrare la corretta applicazione delle norme per gli impianti antincendio; - la marcia con motore diesel dovrà essere limitata solo alle reali necessità al fine di ottimizzare le prestazioni di esercizio; - le problematiche connesse alle interferenze con la linea ferroviaria BO - AN dovranno essere verificate con le FS e se il caso procedere ad un aggiornamento dell'Accordo di procedura «TRAM - Ferrovie dello Stato» del 24 giugno 1999; Aspetti di tutela paesaggistica, architettonica ed archeologica: predisporre adeguate misure di compensazione a fenomeni di compressione spaziale indotti dall'intervento progettato, laddove in particolare si predispongono nuove opere per l'attraversamento dei corsi d'acqua tutelati ai sensi dell'art. 146, punto c) del decreto legislativo n. 490/1999 e ci si accosta sensibilmnemte alle emergenze architettoniche più significative ed in particolare quelle tutelate ai sensi del Titolo 1 del decreto legislativo n. 490/1999, nonchè dalla installazione dei numerosi punti di sosta e di sottopassi, specie in prossimità di aree urbane caratterizzate da impianti d'alberi ormai di forte caratterizzazione urbana ed in generale in prossimnità dei centri storici delle città della costa. Il progetto dovrà comprendere un piano di inserimento paesaggistico da realizzarsi contestualmente alle opere e ciò per la mitigazione visiva del percorso e delle opere in elevato, fondato su una adeguata analisi paesaggistica del luogo che individui i principi di mitigazione e valorizzazione degli elementi naturali utili per la formulazione delle strategie di intervento adatte allo scopo. Si tratta cioè di adottare criteri di «compensazione paesaggistica» organizzando il verde di nuovo impianto lungo i percorsi viari trasversali e/o confluenti alla linea T.R.C. e le relative direttrici visive, con macchie arbustive ed arboree diffuse a/o a filari da estendere fino alla linea ferroviaria a monte ed alla costa mare. La «mitigazione di impatto» potrà essere perseguita anche attraverso procedimenti di schermatura visiva, mediante creazione di filtri visivi in corrispondenza dei punti di osservazione preferenziali, che occorrerà individuare con precisione non solo per mitigare l'effetto «barriera» ma anche l'inserimento delle numerose rotatorie e degli snodi, che comunque dovranno essere evitati all'interno delle aree tutelate ai sensi del Titolo II del decreto legislativo n. 490/1999. Dovranno predisporsi attorno all'impianto e lungo le molteplici direzioni visive e di percorso, opportune fasce boscate, di altezza differenziata, di nuovo impianto o potenziando quelle già esistenti, prefigurandone i relativi processi di crescita nel tempo; infine occorrerà individuare interventi di riordino e/o di inerbimento delle aree in rilevato o pianeggianti limitrofe. Le barriere fonoassorbenti ed i muretti esterni a margine della carreggiata dovranno essere adeguatamente coperti, rispettivamente da vegetazione rampicante e da piante arbustive, per tratti alterni al fine di eliminare l'effetto prospettico di «barriera continua» che tali strutture viarie comportano in elevato ed in piano; per l'abbattimento di alberi sono ribadite le osservazione delle summenzionate note n. 8674 del 31 maggio 1997 e n. 10500 del 29 giugno 1998. In merito alle opere architettoniche, occorre in sede di valutazione definitiva complessiva dell'intero progetto, concordare con le Soprintendenze competenti le finiture al fine di evitare l'inserimento di elementi cromaticamente disarmonici, specie in considerazione della loro costante iterazione lungo il percorso (portali, muretti, schermature, ecc..). Per le opere di pavimentazione inoltre occorre evitare l'uso di elementi autobloccanti (betonella) almeno in prossimità ed all'interno dei centri abitati e certo nelle aree tutelate ai sensi del decreto legislativo n. 490/1999; effettuare sondaggi di controllo in aree specifiche di interesse archeologico, che verranno indicate a parte dalle Soprintendenze competenti e controllo continuo dei lavori di scavo da eseguirsi da parte di personale tecnico specializzato, in grado di intervenire nel caso di rinvenimenti. |
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